Hai mai praticato uno sport fino ad ora?

Nel tempo libero preferisci:

se è l'ora dello spuntino preferisci mangiare:

22/06/10

Sapere per sapere scegliere



Genitori fate qualcosa, i bambini hanno bisogno di capire l'importanza dello sport abbinato ad una corretta alimentazione; se nelle scuole si affrontasse quest'argomento informando i bambini sarebbe fondamentale, e anche programmare degli incontri con i genitori affinché adulti e più piccini conoscano, capiscano, sappiano i vantaggi dello sport e a quali rischi va in contro la nostra salute se si conduce una vita sedentaria e se non ci si nutre bene. Si deve far capire che dobbiamo stare attenti ai nostri figli, devono avere il meglio perciò dobbiamo fare il meglio per loro, dobbiamo stimolarli a muoversi e ad evitare che mangino "schifezze". Magari sarebbe utile far venire periodicamente un dottore nelle scuole per visitare i bambini ed è indispensabile che bambini, genitori, insegnanti diano importanza all'ora di attività fisica che si fa nelle scuole e non sia vista come una perdita di tempo inutile, senza particolare valore. Gli insegnanti di educazione fisica devono essere scelti bene e questi devono sapere quello che fanno e sapere come valorizzare con qualcosa di specifico la loro ora di insegnamento, interessandosi anche sulle abitudini dei bambini, informarli e preoccuparsi per loro.
Sarebbe fantastico se le pubblicità della nostra tv sollecitassero i telespettatori a nutrirsi bene e a fare sport, ma questo è impossibile perché per esempio non sarebbe un guadagno per nessuno (ma per la nostra salute sì) demolire le merendine.
E' fin da piccoli che si imparano le buone abitudini, e se si conosce una cosa si sa se è meglio sceglierla o evitarla. E' l'ignoranza che ci fa sbagliare.
Sarebbe meglio sentire che i bambini in sovrappeso sono in calo e non viceversa, invece purtoppo ora sono in aumento. Significa che è il momento di fare qualcosa.
Chi l'avrebbe vinta tra il divano e lo sport? E chi tra una merendina e un frutto?
Il punto non è essere magri ma cercare di essere in salute e volersi bene.

14/06/10

Sport + alimentazione sana = salute



Lo sport è uno strumento che migliora la nostra qualità di vita.
Ci protegge da malattie, ci fa vivere in modo più attivo e dinamico,rallenta il decaimento delle prestazioni fisiche, migliora l'aspetto fisico, aumenta la nostra forza di volontà. Da non scordare che lo sport va praticato nel modo corretto, con una certa intensità e frequenza, con prudenza per evitare infortuni e con un'elevata motivazione da parte nostra.
Per ottenere qualche risultato, il consumo calorico minimo è di 500 kcal la settimana, quello massimo è di 3100 kcal. Un consumo calorico di 200-300 kcal al giorno può diminuire la mortalità del 30% circa, quindi ridurre il rischio di morte di 1/3. Per consumare queste calorie al giorno sono necessarie 3-5 ore alla settimana di attività fisica, un minimo di tre volte alla settimana.
Più si invecchia e più lo sport è fondamentale per mantenere il fisico attivo e in salute. Cerchiamo di praticare sport e magari non solo finché si è giovani....
L'Italia sta diventando "extra-large", altroché sport e vita sana. La situazione è critica soprattutto al sud, dove si sa affrontare meno il problema.
Dal 2005 al 2008 la percentuale di persone in sovrappeso e obese sono aumentate. Cattivo stile di vita e disabitudine allo sport; solo il 20,5% degli italiani dichiara di praticare in modo continuativo un'attività, il 41,1% non fa nulla. I giovani tra i 6 e i 24 anni fanno sport in modo costante, a Sud i più pigri e a Nord i più attvi.
Se aggiungiamo che è aumentato il consumo di dolci e snack, mentre si mangiano meno cibi proteici, come carne, uova, cereali e patate. L'alimentazione determina qualità e durata della vita. Occorre allora nutrirsi bene e i genitori sono indispensabili e fondamentali nell'insegnare questo ai figli, hanno una responsabilità educativa anche nell'ambito della nutrizione.

02/06/10

Le buone abitudini si imparano da piccoli


Attenzione allo stile di vita!
La popolazione è diventata sempre più sedentaria: dal 37,5% del 1995 al 41% del 2006. Colpa dei diffusi mezzi di trasporto e della cattiva alimentazione. Ci si muove sempre di meno e ci si nutre sempre peggio. La tecnologia rende più comoda la vita e diminuisce i momenti di attività fisica. Sedentario è chi non fa regolarmente attività fisica o non dedica almeno 1-2 ore al giorno ad una semplice attività fisica di media intensità, come una camminata o andare in bicicletta. Chi non ama fare chissà che tipo di sport almeno faccia una passeggiata e preferisca fare le scale piuttosto che utilizzare auto o ascensore.
La prevenzione motoria non è un argomento da sottovalutare. Bisogna fare qualcosa, tutti devono contribuire e promuovere uno stile di vita sano. Le istituzioni, i governi, l'industria alimentare, i mass media, la scuola, i genitori, per la cultura del movimento e della sana alimentazione. Lo sport ha un valore educativo e sociale che la scuola deve promuovere. Si deve evitare che durante la ricreazione i bambini nei cortili se ne stiano isolati con i loro videogames o la psp, preferendo così la solitudine allo stare con i coetanei attraverso i giochi di una volta.
E' giusto che nelle scuole ci sia un personale qualificato e competente per l'educazione fisica, che sappia quel che fa e quel che deve fare per la salute dei bambini e ragazzi. Non può essere un insegnante qualsiasi a fare questo.
L'attività motoria è fondamentale per la crescita psico-fisica e uno strumento primario per la tutela della salute.
Pensiamo: il bambino si alza, a scuola è accompagnato in macchina e sta seduto, torna a casa e pranza seduto, fa i compiti seduto, guarda la tv seduto, a cena seduto, guarda la tv da seduto e poi va a dormire. Ma anche la vita del'adulto non è molto diversa. Inoltre i frenetici ritmi di vita non permettono di prendersi del tempo per sè. Solitamente un bambino non ha abitudini diverse da quelle dei genitori e se questi sono in sovrappeso l'obesità dei figli non è vista come un problema.
Attenzione a merendine, patatine, snack fuori pasto, televisine, computer, videogames. E' una sfida che riguarda tutti perciò gli educatori devono agire i questa direzione a sapere quel che fanno.