
Attenzione allo stile di vita!
La popolazione è diventata sempre più sedentaria: dal 37,5% del 1995 al 41% del 2006. Colpa dei diffusi mezzi di trasporto e della cattiva alimentazione. Ci si muove sempre di meno e ci si nutre sempre peggio. La tecnologia rende più comoda la vita e diminuisce i momenti di attività fisica. Sedentario è chi non fa regolarmente attività fisica o non dedica almeno 1-2 ore al giorno ad una semplice attività fisica di media intensità, come una camminata o andare in bicicletta. Chi non ama fare chissà che tipo di sport almeno faccia una passeggiata e preferisca fare le scale piuttosto che utilizzare auto o ascensore.
La prevenzione motoria non è un argomento da sottovalutare. Bisogna fare qualcosa, tutti devono contribuire e promuovere uno stile di vita sano. Le istituzioni, i governi, l'industria alimentare, i mass media, la scuola, i genitori, per la cultura del movimento e della sana alimentazione. Lo sport ha un valore educativo e sociale che la scuola deve promuovere. Si deve evitare che durante la ricreazione i bambini nei cortili se ne stiano isolati con i loro videogames o la psp, preferendo così la solitudine allo stare con i coetanei attraverso i giochi di una volta.
E' giusto che nelle scuole ci sia un personale qualificato e competente per l'educazione fisica, che sappia quel che fa e quel che deve fare per la salute dei bambini e ragazzi. Non può essere un insegnante qualsiasi a fare questo.
L'attività motoria è fondamentale per la crescita psico-fisica e uno strumento primario per la tutela della salute.
Pensiamo: il bambino si alza, a scuola è accompagnato in macchina e sta seduto, torna a casa e pranza seduto, fa i compiti seduto, guarda la tv seduto, a cena seduto, guarda la tv da seduto e poi va a dormire. Ma anche la vita del'adulto non è molto diversa. Inoltre i frenetici ritmi di vita non permettono di prendersi del tempo per sè. Solitamente un bambino non ha abitudini diverse da quelle dei genitori e se questi sono in sovrappeso l'obesità dei figli non è vista come un problema.
Attenzione a merendine, patatine, snack fuori pasto, televisine, computer, videogames. E' una sfida che riguarda tutti perciò gli educatori devono agire i questa direzione a sapere quel che fanno.
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