Hai mai praticato uno sport fino ad ora?

Nel tempo libero preferisci:

se è l'ora dello spuntino preferisci mangiare:

01/07/10

Sovrappeso e bullismo



In Italia, come si è già detto, 1 bambino su 3 è sovrappeso ed essere obesi è un problema che condiziona la qualità della vita e sembra che esso sia in relazione con il bullismo. I ricercatori dell'università del Michigan hanno scoperto una relazione tra gli atti dei bulli e il peso dei bambini. E' facile dedurre a questo punto che per fare crescere bene e sani i ragazzi sono indispensabili un'alimentazione sana e l'attività fisica.
Mi sono occupata del tema dello sport perché credo che quest'ultimo debba fare parte della nostra vita e debba essere ritenuto indispensabile. Si deve praticare l'attività che ci piace, che permette di stare bene, di frequentare dei coetanei, di svagarsi un po', di imparare, apprendere, essere educati ai valori dello sport. Lo sport, in chi lo pratica, forma il carattere, e dovrebbe essere uno stile di vita. Lo sport ci fa stare meglio e vivere meglio, oltre che più a lungo.
Altro elemento che ho cercato di sottolineare lungo il mio percorso è una sana e corretta alimentazione, dobbiamo imparare a nutrirci bene; sport e nutrizione si sostengono a vicenda, vanno "a braccetto" assieme.
Non lasciamo che i ritmi che caratterizzano le nostre giornate ci risucchino e ci portino via la possibilità di dedicare un po' di tempo per noi stessi, per la nostra salute mentale e fisica. Finiremo con l'esaurirci sennò. Vogliamoci bene!
Grande compito di scuole, istituzioni, genitori ed educatori è far comprendere l'importanza di tutto questo già dai più piccoli, magari con lezioni mirate, specifiche, con persone competenti e specializzate in questi ambiti, o pensando ad elaborare progetti per sostenere lo sport ed una sana alimentazione.
Il sovrappeso non è un tema che non ci tocca, è piuttosto un problem diffuso: ciò significa che si deve intervenire, sensibilizzare le persone e fare arrivare l'importanza del nutrirsi bene e dello fare sport per stare in salute.
Adulti, educatori, c'è bisogno di noi!

22/06/10

Sapere per sapere scegliere



Genitori fate qualcosa, i bambini hanno bisogno di capire l'importanza dello sport abbinato ad una corretta alimentazione; se nelle scuole si affrontasse quest'argomento informando i bambini sarebbe fondamentale, e anche programmare degli incontri con i genitori affinché adulti e più piccini conoscano, capiscano, sappiano i vantaggi dello sport e a quali rischi va in contro la nostra salute se si conduce una vita sedentaria e se non ci si nutre bene. Si deve far capire che dobbiamo stare attenti ai nostri figli, devono avere il meglio perciò dobbiamo fare il meglio per loro, dobbiamo stimolarli a muoversi e ad evitare che mangino "schifezze". Magari sarebbe utile far venire periodicamente un dottore nelle scuole per visitare i bambini ed è indispensabile che bambini, genitori, insegnanti diano importanza all'ora di attività fisica che si fa nelle scuole e non sia vista come una perdita di tempo inutile, senza particolare valore. Gli insegnanti di educazione fisica devono essere scelti bene e questi devono sapere quello che fanno e sapere come valorizzare con qualcosa di specifico la loro ora di insegnamento, interessandosi anche sulle abitudini dei bambini, informarli e preoccuparsi per loro.
Sarebbe fantastico se le pubblicità della nostra tv sollecitassero i telespettatori a nutrirsi bene e a fare sport, ma questo è impossibile perché per esempio non sarebbe un guadagno per nessuno (ma per la nostra salute sì) demolire le merendine.
E' fin da piccoli che si imparano le buone abitudini, e se si conosce una cosa si sa se è meglio sceglierla o evitarla. E' l'ignoranza che ci fa sbagliare.
Sarebbe meglio sentire che i bambini in sovrappeso sono in calo e non viceversa, invece purtoppo ora sono in aumento. Significa che è il momento di fare qualcosa.
Chi l'avrebbe vinta tra il divano e lo sport? E chi tra una merendina e un frutto?
Il punto non è essere magri ma cercare di essere in salute e volersi bene.

14/06/10

Sport + alimentazione sana = salute



Lo sport è uno strumento che migliora la nostra qualità di vita.
Ci protegge da malattie, ci fa vivere in modo più attivo e dinamico,rallenta il decaimento delle prestazioni fisiche, migliora l'aspetto fisico, aumenta la nostra forza di volontà. Da non scordare che lo sport va praticato nel modo corretto, con una certa intensità e frequenza, con prudenza per evitare infortuni e con un'elevata motivazione da parte nostra.
Per ottenere qualche risultato, il consumo calorico minimo è di 500 kcal la settimana, quello massimo è di 3100 kcal. Un consumo calorico di 200-300 kcal al giorno può diminuire la mortalità del 30% circa, quindi ridurre il rischio di morte di 1/3. Per consumare queste calorie al giorno sono necessarie 3-5 ore alla settimana di attività fisica, un minimo di tre volte alla settimana.
Più si invecchia e più lo sport è fondamentale per mantenere il fisico attivo e in salute. Cerchiamo di praticare sport e magari non solo finché si è giovani....
L'Italia sta diventando "extra-large", altroché sport e vita sana. La situazione è critica soprattutto al sud, dove si sa affrontare meno il problema.
Dal 2005 al 2008 la percentuale di persone in sovrappeso e obese sono aumentate. Cattivo stile di vita e disabitudine allo sport; solo il 20,5% degli italiani dichiara di praticare in modo continuativo un'attività, il 41,1% non fa nulla. I giovani tra i 6 e i 24 anni fanno sport in modo costante, a Sud i più pigri e a Nord i più attvi.
Se aggiungiamo che è aumentato il consumo di dolci e snack, mentre si mangiano meno cibi proteici, come carne, uova, cereali e patate. L'alimentazione determina qualità e durata della vita. Occorre allora nutrirsi bene e i genitori sono indispensabili e fondamentali nell'insegnare questo ai figli, hanno una responsabilità educativa anche nell'ambito della nutrizione.

02/06/10

Le buone abitudini si imparano da piccoli


Attenzione allo stile di vita!
La popolazione è diventata sempre più sedentaria: dal 37,5% del 1995 al 41% del 2006. Colpa dei diffusi mezzi di trasporto e della cattiva alimentazione. Ci si muove sempre di meno e ci si nutre sempre peggio. La tecnologia rende più comoda la vita e diminuisce i momenti di attività fisica. Sedentario è chi non fa regolarmente attività fisica o non dedica almeno 1-2 ore al giorno ad una semplice attività fisica di media intensità, come una camminata o andare in bicicletta. Chi non ama fare chissà che tipo di sport almeno faccia una passeggiata e preferisca fare le scale piuttosto che utilizzare auto o ascensore.
La prevenzione motoria non è un argomento da sottovalutare. Bisogna fare qualcosa, tutti devono contribuire e promuovere uno stile di vita sano. Le istituzioni, i governi, l'industria alimentare, i mass media, la scuola, i genitori, per la cultura del movimento e della sana alimentazione. Lo sport ha un valore educativo e sociale che la scuola deve promuovere. Si deve evitare che durante la ricreazione i bambini nei cortili se ne stiano isolati con i loro videogames o la psp, preferendo così la solitudine allo stare con i coetanei attraverso i giochi di una volta.
E' giusto che nelle scuole ci sia un personale qualificato e competente per l'educazione fisica, che sappia quel che fa e quel che deve fare per la salute dei bambini e ragazzi. Non può essere un insegnante qualsiasi a fare questo.
L'attività motoria è fondamentale per la crescita psico-fisica e uno strumento primario per la tutela della salute.
Pensiamo: il bambino si alza, a scuola è accompagnato in macchina e sta seduto, torna a casa e pranza seduto, fa i compiti seduto, guarda la tv seduto, a cena seduto, guarda la tv da seduto e poi va a dormire. Ma anche la vita del'adulto non è molto diversa. Inoltre i frenetici ritmi di vita non permettono di prendersi del tempo per sè. Solitamente un bambino non ha abitudini diverse da quelle dei genitori e se questi sono in sovrappeso l'obesità dei figli non è vista come un problema.
Attenzione a merendine, patatine, snack fuori pasto, televisine, computer, videogames. E' una sfida che riguarda tutti perciò gli educatori devono agire i questa direzione a sapere quel che fanno.